Bruno Schulz (1892-1942) è stato uno scrittore e pittore polacco di origini ebraiche. È conosciuto principalmente per i suoi racconti fantastici e surreali, influenzati dalla cultura ebraica, dalla mitologia e dalla sua passione per l'arte visiva.
Schulz è nato e ha vissuto gran parte della sua vita a Drohobycz, una città al confine tra la Polonia e l'Ucraina. Ha lavorato come insegnante di disegno e pittore, ma è diventato famoso per i suoi scritti, in particolare per il libro "Le botteghe color canapa" pubblicato nel 1934. L'opera è stata molto apprezzata per la sua prosa lirica e la sua capacità di creare mondi fantastici e onirici.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Schulz è stato costretto a vivere nel ghetto ebraico di Drohobycz sotto l'occupazione nazista. È stato ucciso nel 1942 da un ufficiale nazista, ponendo fine prematuramente alla sua carriera artistica.
La sua opera è stata riscoperta e rivalutata negli anni successivi alla sua morte, diventando oggetto di studi accademici e suscitando l'interesse di numerosi artisti e scrittori contemporanei.
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